Halloween: tradizione e leggenda
Halloween: oggi festività mondiale ma le sue origini risalgono alle antiche tradizioni religiose celtiche legate alla festa di Samhain, il capodanno celtico che segnava la fine della stagione dei raccolti e l’inizio dell’inverno.

Halloween Zucca intagliata
Halloween: tradizione e leggenda, dai celti ai giorni nostri.
Halloween è oggi giorno una festività mondiale nonostante le sue origini siano da ricercare nella tradizione anglosassone e più precisamente nelle antiche celebrazioni celtiche legate alla festa di Samhain, il capodanno celtico, che segnava la fine della stagione dei raccolti e l’inizio dell’inverno.
L’odierna denominazione delle festa di Halloween (in irlandese Hallow E’en), proviene dalla contrazione della parola “Hallow” che in inglese arcaico si traduce come “Santo” e dalla trasposizione della parola “vigilia” tradotta con “Eve”; riferendosi al giorno della “vigilia di tutti i Santi”, la traduzione letterale sarebbe “All Hallows’ Eve”, quindi le festa di “Ognissanti” in inglese è All Hallows’ Day.
I Celti, popolo di pastori, vivevano seguendo i ritmi imposti dell’allevamento di bestiame quindi una volta terminata la stagione estiva i pastori riportavano a valle le loro greggi per porre gli animali al riparo e permettergli così di affrontare l’inverno. Proprio per questo motivo l’inizio del nuovo anno, per le popolazioni celtiche, corrispondeva al 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione invernale; un giorno così importante da celebrarlo con lunghi festeggiamenti.
Il capodanno celtico veniva chiamato Samhain (pronunciato sow-in), dalla parola in gaelico “samhuinn” che si può interpretare con “summer’s end”, cioè fine dell’estate. Per gli irlandesi la medesima festa era nota come Samhein o la Samon, la festa del Sole, partendo dallo stesso concetto della celebrazione della fine di un periodo dell’anno che aveva donato i frutti della terra, dalla coltivazione dei campi, grazie ai quali era stato possibile nutrire adeguatamente il bestiame e preparare le scorte utili ad affrontare l’inverno.

Nel giorno del Samhain il popolo ringraziava gli Dei per la loro generosità in modo da ingraziarseli ed allontanare i pericoli del freddo inverno; inoltre, la celebrazione del passaggio dal vecchio al nuovo anno veniva accostata dai celti al culto dei morti considerando ciò che avviene in natura durante la stagione invernale, quando la vita sembra fermarsi ma in verità si rinnova sottoterra dove tradizionalmente riposano i defunti.
La celebrazione di Samhain, quindi, era in grado di unire la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine dell’anno passato. Infatti secondo le credenze religiose celtiche alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamava a sé tutti gli spiriti dei morti dal Tir nan Oge, un luogo di eterna giovinezza e felicità, annullando la barriera che divide il mondo dei vivi con quello dell’aldilà e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.
Nella notte del 31 ottobre si volgevano riti sacri per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro ove i partecipanti indossavano maschere grottesche dopodiché tornavano al villaggio facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. I festeggiamenti in genere duravano tre giorni e i celebranti si mascheravano con le pelli degli animali sacrificati per spaventare gli spiriti.
Sempre nel contesto della commemorazione dei defunti, in Irlanda si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dalle case e di lasciare sull’uscio cibo e latte affinché le anime dei defunti che avrebbero fatto visita ai propri familiari potessero trovare ristoro e decidessero di non fare scherzi alle persone viventi.
Nel corso dei secoli, con l’avvento del Cristianesimo, molte festività pagane vennero assimilate nelle pratiche cristiane e fu così anche per le celebrazioni di Samhain; infatti il 1° novembre è trasformato nella festa di Ognissanti, giornata in cui vengono commemorati santi e martiri.

La festa di Halloween si diffuse soprattutto negli Stati Uniti agli inizi del diciannovesimo secolo, portata dagli immigrati irlandesi e scozzesi; furono mantenute le tradizioni delle lanterne create con zucche intagliate al posto delle cipolle, dei travestimenti e delle feste per spaventare, i dolci per evitare gli scherzi dei defunti presero il posto del latte fuori dalla porta con la classica formula “Trick or Treat!”, Dolcetto o Scherzetto! ecc..
Con il passare del tempo Halloween si è trasformata in una ricorrenza che viene celebrata con grande entusiasmo in tutto il mondo, un evento più commerciale e festivo, con le sue decorazioni, travestimenti, dolcetti e scherzetti, ma solo pochi ormai ricordano le sue origini storiche e culturali.
Mi raccomando quindi, la notte del 31 ottobre accendete la vostra zucca-lanterna e… Dolcetto o Scherzetto?
