Seaview, il modello in scala del famoso sottomarino nucleare del film di fantascienza “Viaggio in fondo al mare”.
I più vecchietti tra voi, come me, appassionati di fantascienza ricorderanno sicuramente uno dei film cult di questo genere: Viaggio in fondo al mare, dal titolo in inglese “Voyage to the bottom of the sea” del 1961, in cui si narrano le gesta eroiche dell’equipaggio di un futuristico sottomarino nucleare, il Seaview.Nel film una terribile catastrofe minaccia la Terra: una serie di misteriose radiazioni cosmiche provoca l’incendio della fascia di Van Allen dell’atmosfera terrestre che a sua volta causa il surriscaldamento della crosta terrestre le cui conseguenze risultano a dir poco disastrose: incendi divampano in boschi e foreste di tutto il mondo e la temperatura si alza di due gradi al giorno. Solo il super avanzato sottomarino nucleare SSRN Seaview ed ovviamente il suo equipaggio composto da militari ed eminenti scienziati possono portare a termine l’impresa di salvare il mondo dalla catastrofe. Il film del 1961 fece da anteprima per una serie televisiva dallo stesso titolo e suddivisa in varie stagioni che narrava appunto le gesta eroiche del futuristico sommergibile e del suo equipaggio.
Vedremo in questa pagina la costruzione e la caratterizzazione di un modello in scala 1:300 del famoso sottomarino Seaview costruito da kit in plastica prodotto dalla “Aurora”. Nonostante la scatola abbia un aspetto molto spartano ci accorgeremo aprendola che invece i pezzi, (molto pochi), sono abbastanza ben dettagliati. Innanzitutto dobbiamo capire, come al solito, se vogliamo realizzare un modello statico così come esce dalla scatola o vogliamo animarlo con illuminazione e particolareggiarlo per renderlo il più possibile simile a quello visto nel film.
Ovviamente noi opteremo per la seconda scelta quindi realizzeremo un modellino “animato” cioè dotato di una propria anima anziché montare un freddo pezzo di plastica. La prima cosa che salta all’occhio è che il sommergibile non è il solito cilindro metallico ma un’ampia vetrata caratterizza la prua del sottomarino Seaview e permette a all’equipaggio di avere una visuale diretta dal muso del vascello oltre a quella ricevuta tramite gli strumenti ottici o elettronici.
Prima di ogni cosa bisogna ricostruire la sala comando di prua del Seaview e a tale scopo potremo utilizzare fogli di plastica sottile o di cartoncino dai quali ricaveremo il piano, le pareti e con pezzi più piccoli di varie forme e dimensioni ricostruiremo i vari equipaggiamenti come consolle, strumentazioni ecc.. Per aiutarvi in questa fate potete aiutarvi con le foto e i filmati presenti in rete. Una volta ultimata la sala comando possiamo già provvedere alla colorazione per il successivo montaggio alla parte superiore del scafo; è bene tenere presente che una volta fissata la sala comando allo scafo non sarà più possibile riprenderla pertanto, per agevolarci il lavoro prima di questa operazione provvederemo a montare la vetrata.
Proprio questa parte merita una considerazione particolare: il pezzo di plastica trasparente che costituirà la vetrata di prua del Seaview non risulta molto affidabile in questo kit di montaggio pertanto, per giungere ad un effetto più realistico ci toccherà ricostruirla completamente. Inizieremo con il rimuovere la struttura della vetrata per poi ricostruirla con listelli di plastica o di metallo appositamente sagomati; successivamente applicheremo dall’interno fogli di plastica trasparente che della forma di ogni singola finestra componente la vetrata. Per fissare i pezzi di plastica sarebbe bene non usare colla con cianoacrilato in quanto tenderebbe a macchiarli con i vapori acidi, quindi sarebbe il caso di utilizzare apposita colla per modellismo che applicheremo con la punta di un taglierino o altro utensile a punta sottile in modo da applicarla solo dove serve e nella quantità desiderata.
Una volta terminata l’apposizione della vetrata provvederemo a ricostruire direttamente nella parte superiore dello scafo il soffitto della sala comando di prua caratterizzato da travi in acciaio che costituiscono in parte lo scheletro del sottomarino; in questa fase cominceremo a fissare adeguatamente i led luminosi che illumineranno la sala comando di prua avendo cura da lasciare abbastanza filo elettrico per fare i successivi collegamenti. Non perdete tempo a nascondere i fili elettrici con pannelli, abbiate solo cura di fissarli allo scafo in modo possibilmente ordinato e rettilineo in modo che possano apparire come tubature idrauliche o fasci di cavi elettrici del sottomarino. Anche il soffitto dovrà essere dipinto prima del montaggio definitivo della sala comando poiché non avremo più la possibilità di riprenderla senza danneggiarla; una volta ultimato il soffitto ed i collegamenti elettrici possiamo fissare la sala comando di prua direttamente alla parte superiore dello scafo.
Altra particolarità della prua del Seaview è il grosso faro posizionato sulla “punta” del muso al di sotto della vetrata; una volta fissata la sala comando di prua possiamo posizionare il led che illuminerà il faro di prua ed i relativi cavi di collegamento. Per i led da utilizzare regolatevi in base alla batteria che potrà contenere lo scafo del nostro modello; tenete conto che per il modello in scala 1:300 prodotto dalla Aurora lo scafo può contenere fino a tre batterie da 9V posizionate in fila tra loro ma per il circuito che andremo a realizzare una sola batteria sarà più che sufficiente.
A questo punto bisogna individuare il posto ove posizionare l’interruttore per il circuito elettrico del nostro modello, a mio parere il posto migliore è situato nella parte superiore dello scafo, subito dopo i boccaporti dei missili nucleari; ricaveremo quindi nello scafo una piccola fessura adeguata ad alloggiare la leva dell’interruttore a slitta in modo che la sommità fuoriesca della misura necessaria a poterlo attivare senza sforzi. Il corpo dell’interruttore sarà fissato internamente allo scafo con dello stucco epossidico o con colla di cianoacrilato gel avendo cura che non vada a contatto con la slitta dell’interruttore bloccandolo irreparabilmente; successivamente provvederemo a collegare i contatti elettrici dell’interruttore al resto del circuito (LED e portabatterie).
II passo successivo sarà ricavare dalla parte inferiore dello scafo uno sportello a slitta composto dallo stesso scafo in modo da avere accesso allo scafo per poter sostituire le batterie una volta scariche; a tal fine il kit della Aurora ci aiuta molto in quanto la parte inferiore dello scafo è di per se costituita da un pannello che andrà incastrato in quella superiore e le protuberanze cilindriche delle turbine di spinta. Nella parte anteriore la scocca tende ad incastrarsi quindi non avremo alcun bisogno di fissarla in altro modo al resto dello scafo.
Altre modifiche da apportare al modello per renderlo il più simile possibile a quello del Seaview visto nel film riguarda i dettagli della parte superiore dello scafo che nel kit originale non sono molto curati; in particolare è consigliabile ricostruire tutte le sporgenze dello scafo dinanzi alla torretta sulla parte anteriore della coperta e la ricostruzione di tutti boccaporti dei tubi di lancio per missili nucleari situati posteriormente alla torretta. Per queste operazioni utilizzeremo listelli di plastica che poi sagomeremo appositamente. Non resta quindi che proseguire con il montaggio dei restanti pezzi secondo le istruzioni.
Il nostro Seaview ormai è ultimato pertanto possiamo procedere con la pitturazione; il modello originale del film del 1961 era verniciato di un grigio navy chiaro; è bene tenere conto che si tratta di un sommergibile militare nucleare quindi utilizzeremo sicuramente una colorazione grigio navy chiaro possibilmente satinata. Per dare un effetto più realistico sarebbe il caso di dare allo scafo una mano di grigio scuro opaco e successivamente la pitturazione grigio navy chiaro in modo da lasciare la colorazione più scura negli incavi come le casse di zavorra e le parti del sistema propulsivo. Se avete abbastanza pratica e volete cimentarvi con una colorazione diversa potete provare a dare allo scafo i classici riflessi dell’acqua sugli oggetti sommersi. A tale scopo, dopo aver dato allo scafo la colorazione base grigio navy chiaro disegneremo su tutto lo scafo, maggiormente nella parte superiore e laterale, striature irregolari ma curvilinee di un colore grigio ma di tonalità più chiara della base; tutte le striature potranno essere maggiormente schiarite sovrapponendo striature più chiare e più sottili fino ad una tonalità di bianco.
Il kit Seaview della Aurora comprende una base per il sommergibile sagomata in modo da rappresentare una scogliera del fondo marino; potremo arricchire la base d’appoggio aggiungendo vegetazione sintetica per diorami e colorandola appositamente per darle l’aspetto di una roccia sommersa. Se volete invece impegnarvi maggiormente potete dar vita ad un vero e proprio diorama ricreando un ambiente marino come potete vedere nella foto che segue: si tratta di un diorama con il Seaview nella versione aggiornata della serie televisiva che ha fatto seguito al film del 1961.
A questo punto il Seaview è ultimato non resta altro che accendere l’interruttore e stupire i vostri amici con un magnifico Viaggio in fondo al mare.